Raccolta stralci della stampa

Riferimento al Catalogo della Stampa dell'Archivio Nicola Ciletti presso la Biblioteca Provinciale di Benevento:

at1

Salvatore di Giacomo,

Arte ed artisti alla sala Fraia

in "Il Mattino" 6-7 aprile 1919

[...] Nella nostra luminosa e magnifica Riviera di Chiaia nell'aristocratico palazzo Schioppa al numero 185, si apre per i conoscitori la Sala Fraia, che lasciate per il momento alle altre del genere la privativa delle tele antiche, oggi si gloria sopra tutto d'un superbo Mancini - numero d'eccezione, intorno a cui battaglieranno gli appetiti e le ansie dei collezionisti [...]

[...] Lungo la parete che si parte da quell'angolo. Migliaro, Dalbono e Caprile, Esposito e Pratella alternano le loro tele e le loro "tavolette" - e tutto qui ha l'aria di gaiezza luminosa, di liete cose al sole, di forza e di gentilezza. Una popolana di quelle alle quali Migliaro ama di dare rilievo sugli sfondi dei muri lerci e degli androni della vecchia Napoli, s'affaccia, vestita di rosa, e procace e bruna come una madrilena, di mezzo ad alcuni deliziosi paesaggetti del Caprile, lieti ricordi di Positano, di Casamicciola, di Torre del Greco - un prezioso Dalbono, che pure illustra nel suo colorito affaccendarsi un brano della nostra vita plebea, la eleva al solito con tal grazia da farsi perdonare il sacrificio ch'egli compie della verità, a favore della eterna poesia. E due mezze figure dell' Esposito, più avanti, testimoniano della robustezza del suo disegno e della sua plastica [...]

[...] Vi rivedo con commozione due dei quadri più belli di Gioacchino Toma, che seppe non essere un improvvisatore, che ridusse a una breve teoria le opere sue indimenticabili. [...]

Uno speciale interessamento può suscitare - non solo tra gli appassionati delle tele palizziane ma in quanti conservano ricordo ed abito venatorio - il grande quadro di caccia che Filippo Palizzi dipinse a Licola. [...]

[...] Così "Nella casa del poeta" di Michele Cammarano, è la visione che in una melanconica giornata romana ha forse avuta, nel suo studio di via Margutta, il preferito figlio del librettista di Verdi [...]

- così nei due delicatissimi Toma, grande maestro di questi momenti di nobile malinconia, e nobile e tenero coloritore: - così, infine, nel quadro - e si può davvero chiamar tale - del Ciletti, "Lo sparviero e l'allodola", ch'è la rivelazione più recente e completa della solidità e della sobrietà d'un assai stimabile temperamento pittorico [...] ma qualche cosa di più, che l'anima dell'artista v'ha posto, quella qualche cosa che nello " Sparviero e l'allodola " si dilata, e diventa un vero tragico motivo, pulsante d'una emozione comunicativa e pieno d'una rara intensità d'espressione. Qualche poco l'artista v'ha sofferto: si sente - ed è bello, ed è bene che sia stato così. Quel tormento è atteso, è implorato quasi, quando deve sopravvenire a vantaggio d'un'arte degna, e del suo puro ed eletto sentimento.

[...]

Torna al menu

Torna alla cronologia