Raccolta stralci della stampa

Riferimento al Catalogo della Stampa dell'Archivio Nicola Ciletti presso la Biblioteca Provinciale di Benevento:

cp9

Crescenzo Guarino,

Scomparso in silenzio un grande artista. Nei quadri di Nicola Ciletti eremita del Sannio il volto amaro e forte della gente dei campi

in: "Roma", anno 106, n.° 145, 27 maggio 1967

San Giorgio la Molara

Maggio. A Serrone, contrada di questo comune di montagna lontana tre chilometri dal centro, il 2 aprile a ottantaquattro anni è morto senza che si scrivesse una parola uno dei pittori più affascinanti del nostro tempo anche se il suo nome, ben noto a un pubblico di intenditori, non lo è per molti contemporanei: Nicola Ciletti.

[...] conobbi Ciletti: alto, magro, asciutto, un viso moro, cotto dal sole. L'impressione istintiva, immediata, la stessa gagliarda stretta di mano e quel suo sguardo schietto mi rivelarono un temperamento dei più forti.[...]

[...] Nel 1943 un bombardamento americano distrugge la casa in via Fragola a Benevento ed egli si rifugia con la famiglia a San Giorgio la Molara. [...] un bombardamento colpisce anche S. Giorgio, nell'autunno di quell'anno quando, interrotto ogni mezzo di comunicazione e ogni forma di servizi, l'Italia conobbe uno dei momenti più duri della sua esistenza, la popolazione lo acclama sindaco e lo riconferma per due amministrazioni. [...]

[...] dopo essere stato sindaco per nove anni Ciletti ritorna alla sua vera vita: andare in giro per i campi, osservando e trasportando sulle tele le sue emozioni. [...]

[...] La casa è ora piena di quadri che non voleva vendere. " Il vento ", fu esposto alla fiera di Milano nel 1934 al padiglione della provincia di Benevento, fioccarono le offerte, anche vistose. Per questo è in corso un'iniziativa: vari parlamentari del Collegio, senza distinzione di partito, chiedono che il ministero della Pubblica Istruzione patrocini a Benevento, Roma, Milano, Torino, Genova, una grande mostra ove sia raccolto quanto v'è del molto ancora ignoto creato negli ultimi decenni. Sarebbe un modo di onorare l'artista che, sopra ogni altra cosa, amò tanto la sua terra.

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