Raccolta stralci della stampa

Riferimento al Catalogo della Stampa dell'Archivio Nicola Ciletti presso la Biblioteca Provinciale di Benevento:

 
Salvatore Basile,

I cento anni di Nicola Ciletti.

in: "Samnium", anno LVI, n. 1-2, gennaio-giugno 1983, pp. 116, 117, 118.

Il 20 novembre 1982, praticamente alle soglie dell'anno centenario della nascita del pittore Nicola Ciletti, la città di San Giorgio La Molara ha degnamente ricordato l'illustre figlio. Nel corso di una cerimonia ufficiale indetta dal Comune, ma praticamente promossa e curata da quella Direzione didattica, si è proceduto all'intitolazione della Scuola elementare di S. Giorgio al nome di Nicola Ciletti che per quella istituzione si era battuto negli anni del difficilissimo dopo-guerra. La manifestazione ha avuto luogo nei locali stessi della scuola, in una splendida giornata di sole e di colore, alla naturale presenza del provveditore agli studi Angelo Riviezzo e di numerose altre autorità civili, politiche, culturali.

[...] Il Provveditore Riviezzo ha scoperto un busto bronzeo del Ciletti, opera dello scultore Sigfrido Ciletti,ultimo figlio d'arte del celebre pittore con le sorelle Gloria e Imperia. Presenti intorno alla Signora Fryda, vedova di Nicola Ciletti, dotta di cultura umanistica ed ella stessa illustre pittrice, al centro della manifestazione e dell'attenzione di tutti.[...]

Non sono mancati discorsi di occasione tra i quali quello significativo del Sindaco in carica Avv. Donato Giordano che ha messo a fuoco l'impegno sociale e politico dell'illustre predecessore sindaco negli anni 1946-1952. L'avvocato Giordano ha tratteggiato l'attività politica del Ciletti mettendone per la prima volta in luce l'opera sulla scorta della documentazione esistente negli Archivi del Comune, invano a suo tempo cercati e richiesti ora serviti a Luigi Antonio Gambuti, autore del libro, qui recensito a parte, per l'occasione presentato al pubblico dal Prof. Giuseppe De Lucia, Direttore del settimanale "Messaggio d'oggi". Hanno anche preso la parola lo stesso Gambuti che ha intrattenuto l'uditorio con un discorso sulla figura del pittore scomparso nel 1967 ed altri. All'opera del Ciletti è stato poi dedicato un convincente discorso critico dal prof. Elio Galasso,

Direttore del Museo del Sannio, che ha richiamato l'attenzione del pubblico sulla lettura dell'opera cilettiana con lo invito ad osservarne la produzione nel succedersi delle tele come lo svolgimento delle pagine di un libro. Il Galasso elevandosi criticamente al di sopra degli altri argomenti, ha chiuso il suo contributo alla conoscenza dell'opera artistica del Nostro con l'accostamento al costruttivismo cézanniano delle geometrie nel segno pittorico di Nicola Ciletti.

Per l'occasione è stata curata una mostra antologica di opere già note, esposte per fare cornice alla manifestazione, quali la " Messa di mezzanotte ", di proprietà del Comune di S. Giorgio, qualche opera del Museo del Sannio, qualcuna delle quali ha dato lo spunto al discorso di Galasso, e di un nutrito gruppo di disegni fino ad ora sconosciuti. Si trattava di una serie di caricature degli anni giovanili del grande sangiorgese, di proprietà privata [...]

Non è questa la sede più idonea per approfondire il raggio delle ricerche di e su Nicola Ciletti. Esse possono se non già perseguite, assumere dimensioni diametrali con uno studio globale e definitivo tanto più doveroso quanto più sentito dal pubblico nei confronti di un artista al quale dedicammo una monografia completa testé arricchita dal Gambuti e dal contributo scientifico del Galasso. Ma è di sicuro il caso di invitare a ridefinire alcune posizioni della critica in generale e per riqualificare i valori cromatici dell'arte del Ciletti, per davvero affascinanti, degni dei maestri contemporanei. Il colore, in molti dipinti del Ciletti, è determinante per qualificarlo quale maestro di insuperato lirismo, solo che esso va preselezionato con una accurata indagine nel corso della quale vanno rivedute le strutture dei capolavori, disegnate secondo un'architettura grafica e segnica che andrebbe analizzata nei particolari per poi restituirla alla sua vera dimensione che è quella della potenza espressiva dell'insieme. Questo vale per " Gli umili ", e per " Il vento ", come per " Messa di mezzanotte ", ma anche per gli altri quadri dove la verità dei particolari diventa costruzione dell'insieme ed armonia unitaria dell'opera. Ancora va approfondita la ricerca documentaria con capillare attenzione alla vita privata, come si è già fatto per quella concernente l'esplicazione della vita pubblica, come vanno rivisti i rapporti con altri poeti pittori e scrittori del tempo, tra i quali il Cangiullo.

[...]

A sbloccare questa sorta di omertà nella quale la storia si compiace di ovattare le sue creature più pure quasi a volerle preservare dagli equivoci correnti, è intervenuta puntualmente questa cerimonia concelebrativa della nascita avvenuta il 9 marzo del 1883 [...] Le tappe toccate dal Ciletti in questo secolo sono molte, ma si possono brevemente sintetizzare nei punti essenziali del suo crescendo artistico. Dai rudimenti appresi in casa propria [...] sino al passaggio a Napoli e a New York, due momenti cronologicamente impari, ma ugualmente intensi e egualmente da riapprofondire per una ricollocazione biografica definitiva e per un'intelligenza estetica più completa, dall'altro periodo napoletano al ritorno in Benevento, dalla guerra al dopoguerra, all'ultimo Serrone. Nell'arco dei cento anni lungo e convincente è stato il percorso artistico cilettiano scandito da esposizioni e da opere importanti e, soprattutto da una maturazione di consapevolezza della critica sempre più frequente.[...]

E' in questa continua ascesa, urge battere il ferro del suo splendore per la consacrazione in una (auspicabile) monografia gigante, con contributi accreditati e sereni e con il catalogo completo delle opere se vogliamo degnamente significare il suo messaggio ora che cadono i cento anni di Nicola Ciletti. Questo è l'augurio.

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