2002 - MOSTRA ANTOLOGICA A S. GIORGIO LA MOLARA


La mostra, intitolata Nicola Ciletti testimone del suo paese è stata organizzata dall'Amministrazione Comunale di San Giorgio la Molara e dal sindaco Antonio Vella, per onorare l'arte del pittore, ma anche per mettere in luce, grazie alla scelta del tema, il rapporto strettissimo che ha legato Ciletti alla terra d'origine. L'esposizione è costituita da quelle opere dell'artista che riguardano e documentano il borgo natio. Si tratta di una sessantina tra dipinti su tela, si tavola, disegni e pastelli relativi sia al "paesaggio" urbano, architettonico e monumentale del paese, sia all'aspetto umano con ritratti di personaggi sangiorgesi, di nascita o di adozione, identificabili con assoluta certezza.

Apre la mostra la sezione relativa alla ritrattistica che, introdotta da tre autoritratti di Nicola Ciletti, si snoda seguendo un iter molto articolato e completo che, partendo dai ritratti di alcune figure di spicco dell'ambiente sangiorgese di allora e dai ritratti dei contadini che abitualmente posavano per il pittore, attraverso studi e schizzi di bambini della cechia familiare, giunge infine ai ritratti della sua famiglia: la moglie Fryda Laureti, pittrice e poetessa, e i tre figli.

La sezione dedicata all'ambiente urbano si articola in una dettagliata sequenza di argomenti specifici: vedute del paese da lontano, in diverse stagioni ed in diverse ore del giorno; opere in cui compare come protagonista l'antica chiesa, S. Pietro, presente nel grande quadro di proprietà del Comune e in numerosi pastelli e disegni di studio; alcuni scorci di parte del borgo (Corso S. Pietro, Castello Iazeolla, via Sannio, Pescoianco, Cimitero); e infine quadri ambientati nella casa-rifugio-studio del pittore in campagna: il Serrone.

A queste opere grafiche e pittoriche, molte delle quali inedite, si affiancano - seguendo la medesima suddivisione per argomento - una trentina di fotografie ottenute stampando alcune tra le numerose lastre superstiti del pittore.

Pieghevole della mostra (Progetto grafico: Duilio Savina - Roma)

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